Recensione Improvvisata {

Giovedì 6 aprile ho deciso di assistere ai monologhi improvvisati degli alunni di acting del primo anno per concedermi un po’ di relax. Avevo solo una vaga idea di cosa fosse l’improvvisazione teatrale per cui non sapevo proprio che cosa aspettarmi dagli attori. Lo spettacolo è cominciato alle 11,15 e si è concluso alle 12:30, e lo considero come la migliore ora e un quarto che avrei potuto trascorrere giovedì mattina.

Prima di procedere ai monologhi veri e propri gli attori hanno eseguito un esercizio che consisteva nel simulare i componenti di un macchinario che trasforma i mobili in dinosauri per mettere il pubblico nella giusta disposizione. Subito dopo un esercizio d’interazione prendendo uno spettatore a caso per dichiarargli eterno amore; tra questi un certo Mauro che ha sicuramente dato nell’occhio mostrandosi disponibile alla farsa con frasi tipo “l’unica cosa buona di me è che un giorno morirò”.

 

Un momento dei monologhi

 

Come nuovo esercizio è stato improvvisato un tribunale per accusare e difendere un personaggio delle fiabe scelto dal pubblico (Pinocchio) nel quale, sempre il pubblico, avrebbe deciso la colpevolezza o l’innocenza dell’imputato tramite votazione. Per non farsi mancare niente il monologo successivo sulla caduta di Roma (tema come sempre scelto dal pubblico), è stato recitato in rima. A seguire è stato ricreato un mondo parallelo in cui prima viene presentata la nuovissima invenzione quale la “penna stilografica” (sì, anche questa scelta dal pubblico), per poi venire abolita e compianta.

Dopo una seconda causa in tribunale, questa volta sul presunto violenza dei sette nani da parte di Biancaneve, ci è stato presentato un altro monologo in rima, sulla rivoluzione francese, e un’altra inaugurazione con elogio funebre. Lo spettacolo si è concluso con una raffica di monologhi improvvisati da una trentina di secondi prendendo come al solito suggerimenti dal pubblico.

Forse sarà per il clima euforico del Fuorisalone, ma al termine della performance mi facevano male le guance per quanto ho riso.

 

Foto a cura di: Andrea Santorum

In foto: Alexandro Dipalo e Zeinil Hodza

Scritto il: 20 March 2018 ;

Autore: admin ;

Categoria: intorno ;

}