28 Aprile 2021

CATEGORIA: Articolo

La Leggenda della Nishikikoi

Quante volte ci siamo trovati dinanzi a un ostacolo impossibile da superare? Quante volte abbiamo rinunciato perchè incapaci di raggiungere il nostro obiettivo? Quello del limite, del confine, visto in senso metaforico come prova da superare per raggiungere un premio, è un argomento molto presente in tutte le culture. Una leggenda giapponese tratta proprio di questo argomento, quella della Nishikikoi, la carpa che diventò drago.

Questa leggenda si ricollega a quella della Porta del drago, narrata per la prima volta nel 1279 nel Sutra del Loto, uno dei testi più importanti della letteratura del Buddhismo Mahayana. Essa narra di una cascata del Fiume Giallo di nome Ryumon, che appunto significa Porta del drago,  al di sotto della quale si diceva si radunasse un gran numero di carpe, desiderose di risalire le acque del fiume. Il premio per chi ce l’avesse fatta sarebbe stato la trasformazione in drago e la vita felice nel Fiume Azzurro.

Nessuna carpa era mai riuscita nell’impresa, chi perchè risucchiato dalle forti acque della corrente, chi perchè catturato da aquile, falchi e nibbi, chi perchè pescato dagli uomini; ma un giorno una piccola carpa azzurra di nome Narumi Asagi decise di provare a raggiungere il Fiume Azzurro, invogliata dalle leggende narrate da suo padre riguardanti carpe volanti che lì si divertivano spensierate.

Narumi dovette superare diverse prove e ostacoli: per prima cosa gli uomini tentarono di pescarla, ma la carpa era così piccola che passò attraverso le maglie delle reti; poi dovette affrontare l’acqua resa sporca dagli esseri umani, ma il dio dell’acqua, mosso a compassione, evocò un mulinello che spazzò via la sporcizia nel fiume; infine, quando la carpa era ormai nei pressi del Fiume Azzurro, si trovò dinanzi a un’imponente diga costruita dagli uomini. L’unico modo per arrivare nelle acque desiderate era quello di saltare e superare la barriera. Nonostante i suoi sforzi di superarlo, l’ostacolo era troppo alto per la piccola carpa; ma il dio delle acque, che la osservava, volle premiare il suo coraggio e allo stesso tempo punire gli uomini che avevano interrotto il flusso del fiume. Quando Narumi spiccò l’ultimo balzo, il dio richiamò delle onde che portarono Narumi dall’altra parte della diga, permettendogli di raggiungere la Porta del Drago e di trasformarsi in un meraviglioso dragone bianco.

Il significato di questa leggenda è legato alla forza di volontà e al cambiamento in positivo, dopo sforzi e sacrifici, e sottolinea che chiunque, con impegno e dedizione, può arrivare ad importanti risultati e a compiere grandi imprese.

Nella cultura orientale e in particolare in quella giapponese, la carpa koi è un animale molto apprezzato e stimato, non solo per la sua bellezza come pesce colorato ma soprattutto per quello che simboleggia, ovvero la perseveranza. Inoltre è evocativa della fedeltà nel matrimonio e della buona fortuna in genere. 

La carpa  è sempre in movimento ed è uno dei pesci con più energia e forza. E’ inoltre in grado di nuotare controcorrente, e ciò viene interpretato sia come una rappresentazione anticonformista che come forza di superare le avversità

In Giappone la carpa si trova in acque calme, ma è sempre rappresentata in movimento contornata da onde di acqua: questo tipo di rappresentazione suggerisce le virtù di un guerriero determinato ed è spesso associata a quelle auspicabili nei giovani uomini. La carpa, infatti, ritorna in forma di aquiloni nelle feste dei ragazzi per rappresentare ed auspicare forza e virtù.

Altra importante qualità rappresentata è il coraggio: si dice che la carpa, trovandosi sul tagliere in attesa di essere mutilata e uccisa, non si muove, ma rimane impassibile, fiera, ricordando l’atteggiamento dei samurai in attesa dell’esecuzione.

Questa leggenda, che pure è di una cultura lontana da quella occidentale, è arrivata indirettamente a noi più volte: per chi gioca ai videogame, basta pensare a Magikarp, pokémon carpa la cui evoluzione è un dragone di nome Gyarados, citata anche nel verso della canzone Tetris dei Pinguini Tattici Nucleari:

 “Tu eri per me la consapevolezza, uoh oh che con l’aiuto del tempo anche un Magikarp è in grado di diventare Gyarados.” 

Questo racconto ha ispirato anche videogiochi che hanno riscosso un grande successo di pubblico e di critica come Sekiro: Shadows die twice e Yakuza; inoltre la leggenda della Nishikikoi è raffigurata anche in diversi tatuaggi.

E voi la conoscevate la Leggenda della Nishikikoi? Avete mai superato una cascata piena di ostacoli?

Lascia un commento