TikTok: Non solo balletti

Per trasmettere messaggi ai millennial, attraverso un linguaggio breve, diretto ed efficace, non solo Instagram, Facebook, YouTube e Twitter, ora si usa anche TikTok. Anche associazioni come Croce Rossa, Unicef, World Health Organization e molti altri, hanno cominciato in questo 2020 a utilizzare questo social per un unico scopo: sensibilizzare. TikTok noto come Douyin in Cina, è un social network cinese lanciato nel settembre 2016 con il nome musical.ly. Inizialmente concepita per balletti veloci e challenge a suon di musica, si è trasformata il 2 agosto 2018 diventando il nuovo fenomeno virale dell’anno: TikTok. È indubbiamente l’app del momento, gli utenti chiamati “tiktokers” sono le nuove star del web con al seguito milioni di seguaci e altrettante condivisioni.
Lo slogan dell’app è “Make every second count”, fai che ogni secondo conti, ed è proprio la sua parola d’ordine: i video devono essere brevi (dai 15 ai 60 secondi) ma super efficaci, devono rimanere impressi nella mente di chi guarda. 

Il target non si limita ai giovani, tutti possono farne parte: madri e figli, famiglie intere e perché no? Anche i nonni sono sempre ben accetti. Chiunque può essere il regista. Il metro di valutazione della popolarità del video è quello che oramai conosciamo bene, i likes. TikTok però non è solo balletti e video divertenti, un esempio è stato quello di Jenny De Nucci, attrice e influencer italiana da più di 2 milioni di follower, che qualche giorno fa ha prodotto un video in grado di fare la differenza. In questo video vediamo Jenny mettere in scena una finta telefonata da usare quando si è in pericolo per fingere di essere al telefono con un’amica.Si apre infatti con questa scritta: «Se ti senti in pericolo, in taxi, in strada, ovunque tu sia… usa questo video». Continua dicendo all’utente di leggere le risposte in blu.
Una chiamata come questa può aiutare a liberarci dalle “attenzioni” indesiderate, qualcosa che fa riflettere, non trovate?

Il 29 aprile di quest’anno, in onore del Denim Day, TikTok si è popolato di video denuncia contro la violenza, volendo far passare il messaggio che “quello che è successo non è colpa tua, non ti definisce”. In queste mini-performance ragazze e ragazzi hanno mostrato i vestiti che indossavano nel momento della violenza, jeans, gonne e maglie strappate, oppure si sono verniciati le mani di rosso e le hanno apposte sul proprio corpo nei punti dove sono stati feriti.

Spostandoci oltre oceano, precisamente alle Hawaii, il fenomeno del momento si chiama Bella Poarch, originaria delle filippine, 19 anni e una grandissima passione per i videogiochi, musica e anime giapponesi. Una ragazza dalle mille sfumature, che dopo aver prestato servizio nella Marina degli Stati Uniti per 3 anni come veterinaria, ha iniziato a soffrire di ansia, depressione e disturbo da stress post-traumatico. Sembra aver trovato il suo “rifugio” proprio nei video di TIkTok.  Bella ha iniziato a pubblicare i suoi video ad aprile di quest’anno e ha già raggiunto i 26.6 followers.
La sua forza? La mimica! Bella infatti nella maggior parte dei suoi video usa la tecnica del lip-sync e si muove a ritmo di musica utilizzando soltanto i movimenti del viso.

Di Francesca Rossini

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *